Una pagella “verde” da prima della classe. Lodi svetta nelle classifiche
di Ecosistema urbano, lo studio realizzato da Legambiente e Ambiente
Italia. Tra i centri con meno di 80mila abitanti, la città del
Barbarossa supera tutti sull’estensione dei percorsi per le bici (in
rapporto agli abitanti) e sbaraglia la concorrenza sulla potenza del
fotovoltaico installata. Numeri che trascinano il capoluogo nella
graduatoria generale, con un nono posto tra i comuni di piccole
dimensioni.È questa la fotografia che emerge dalla 18esima edizione
dello studio pubblicato dal quotidiano «Il Sole 24 ore». Un report che
mette a confronto 104 capoluoghi di provincia, in relazione alle
principali componenti ambientali che caratterizzano un comune. In
particolare, vengono esaminati qualità dell’aria, acqua, trasporti e
mobilità, spazio e verde urbano ed energia. Le città sono state poi
suddivise in tre gruppi, sulla base del loro numero di abitanti:15 con
più di 200mila abitanti, 44 con popolazione tra gli 80 e i 200mila e 45
con un numero di abitanti inferiore a 80mila. Il raffronto è stato fatto
tra realtà che hanno la stessa quantità di residenti. E Lodi ha
dimostrato buoni piazzamenti in diversi ambiti e tra città di analoghe
dimensioni. Come per esempio sulla ciclabilità, che misura la presenza
di bike sharing e parcheggi d’interscambio (secondo posto), poi
sull’estensione delle piste (primo posto) e sul verde (secondo posto).
Perfomance di eccellenza anche sulle energie rinnovabili: Lodi è numero
uno per il fotovoltaico, quarto posto per i pannelli solari e terzo
posto nel teleriscaldamento. Per commentare i risultati dell’indagine
sono intervenuti i vertici del Broletto: «Anche se non siamo inclini
all’autocompiacimento, l’amministrazione comunale desidera sottolineare
il quadro molto positivo delle politiche ambientali promosse nella
nostra città che emerge dall’indagine sull’Ecosistema urbano - spiega
l’assessore all’ambiente Simone Uggetti -. Non si tratta di discutibile
vanità, perché i nostri motivi di soddisfazione non sono legati al
“prestigio” dei primati nelle graduatorie di alcuni degli indicatori
della ricerca o della buona posizione nella classifica generale, quanto
della constatazione oggettiva degli importanti risultati conseguiti».Il
bilancio di Ecosistema urbano mostra anche ambiti dove la città può
migliorare molto. Come per il caso della raccolta differenziata (17esimo
posto) e per la produzione di rifiuti urbani (24esimo posto). Anche per
il livello delle polveri sottili Lodi non brilla molto (23esima) e per
il rischio ozono (32esima). «Tra i punti critici da rilevare - afferma
Uggetti - c’è sicuramente l’inquinamento atmosferico, che tuttavia
rappresenta un problema che non ha una matrice tipicamente locale ma è
strutturale per una vasta area del nord del Paese, oltre che per i
grandi agglomerati urbani».Fonte: Il Cittadino
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