sabato 22 ottobre 2011

Il Wwf Sudmilano si schiera con i Vivai Pro Natura

Il Wwf Sudmilano si schiera con i Vivai Pro Natura, sotto minaccia di “sfratto” da Rocca Brivio entro il 31 ottobre. «La perdita di questa associazione sarebbe una sconfitta generale per la botanica e in particolare per la biodiversità del Sudmilano», scrive il Panda di San Donato, puntando a modificare le clausole di un accordo fra i Vivai e la Rocca che scade fra meno di due settimane. E suggerendo come restare in zona: «Nell’ambito del progetto di riqualificazione di Rocca Brivio - domanda il Wwf- è possibile che non si trovi uno spazio minimo per far proseguire l’attività del vivaio? ». Secondo l’ultima comunicazione ricevuta dall’associazione, che ha sede a San Giuliano dal 1996, il nuovo termine posto per abbandonare la sede sarà il 31 ottobre. L’ingiunzione non è nuova: è dall’inizio di settembre che il vivaio attende da un giorno all’altro che qualcuno arrivi a mettere il lucchetto alla porta e le transenne tutte attorno alla cosiddetta “corte Dezza”, l’edificio rurale dove da quindici anni i Vivai hanno computer, registri e sale riunioni. Sinora però il mattino fatidico non è arrivato e Rocca Brivio Sforza srl (proprietaria fisica dei muri) ha fatto slittare tutto a fine settembre; poi ad inizio ottobre. L’associazione ambientalista insiste nel rilevare come margini di tempo simili siano del tutto inadeguati: «Non si possono portare via da San Giuliano 35mila piante di vivaio nel giro di due settimane ». A chiedere - come richiesta minima - un calendario più sensibile alle necessità logistiche di un trasloco si aggiunge ora anche il Wwf, nelle parole della sua sezione sud milanese: «L’associazione Vivai Pro Natura svolge una preziosissima azione in favore della biodiversità vegetale della Pianura padana - scrivono gli “alleati verdi” del Panda - in particolare dell’area milanese, ma non solo. Con grande fatica e competenza questa realtà aiuta il mantenimento e la diffusione di specie vegetali arboree, arbustive ed erbacee tipiche della nostra flora autoctona, specie quelle rare a rischio di scomparsa. L’allontanamento dei Vivai Pro Natura da San Giuliano, e più in generale dal Parco Sud, sarebbe una sconfitta per la botanica locale in quanto il vivaio svolge anche un’attività di produzione accompagnata da certificazione d’origine».E. D.

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