Il Wwf Sudmilano si schiera con i Vivai
Pro Natura, sotto minaccia di “sfratto” da Rocca Brivio entro il 31
ottobre. «La perdita di questa associazione sarebbe una sconfitta
generale per la botanica e in particolare per la biodiversità del
Sudmilano», scrive il Panda di San Donato, puntando a modificare le
clausole di un accordo fra i Vivai e la Rocca che scade fra meno di due
settimane. E suggerendo come restare in zona: «Nell’ambito del
progetto di riqualificazione di Rocca Brivio - domanda il Wwf- è
possibile che non si trovi uno spazio minimo per far proseguire
l’attività del vivaio? ». Secondo l’ultima comunicazione ricevuta
dall’associazione, che ha sede a San Giuliano dal 1996, il nuovo
termine posto per abbandonare la sede sarà il 31 ottobre. L’ingiunzione
non è nuova: è dall’inizio di settembre che il vivaio attende da un
giorno all’altro che qualcuno arrivi a mettere il lucchetto alla porta e
le transenne tutte attorno alla cosiddetta “corte Dezza”, l’edificio
rurale dove da quindici anni i Vivai hanno computer, registri e sale
riunioni. Sinora però il mattino fatidico non è arrivato e Rocca Brivio
Sforza srl (proprietaria fisica dei muri) ha fatto slittare tutto a
fine settembre; poi ad inizio ottobre. L’associazione ambientalista
insiste nel rilevare come margini di tempo simili siano del tutto
inadeguati: «Non si possono portare via da San Giuliano 35mila piante
di vivaio nel giro di due settimane ». A chiedere - come richiesta
minima - un calendario più sensibile alle necessità logistiche di un
trasloco si aggiunge ora anche il Wwf, nelle parole della sua sezione
sud milanese: «L’associazione Vivai Pro Natura svolge una preziosissima
azione in favore della biodiversità vegetale della Pianura padana -
scrivono gli “alleati verdi” del Panda - in particolare dell’area
milanese, ma non solo. Con grande fatica e competenza questa realtà
aiuta il mantenimento e la diffusione di specie vegetali arboree,
arbustive ed erbacee tipiche della nostra flora autoctona, specie
quelle rare a rischio di scomparsa. L’allontanamento dei Vivai Pro
Natura da San Giuliano, e più in generale dal Parco Sud, sarebbe una
sconfitta per la botanica locale in quanto il vivaio svolge anche
un’attività di produzione accompagnata da certificazione d’origine».E.
D.
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