mercoledì 28 settembre 2011

Nucleare: Svizzera, stop costruzione nuove centrali

 

Germania, 18mld euro per smantellamento reattori

La Svizzera uscira' progressivamente dall'energia nucleare, dopo l'ok da parte del Consiglio degli Stati, la camera alta del Parlamento, allo stop alla costruzione di nuove centrali. Il Consiglio Nazionale, vale a dire la camera bassa, aveva votato nello stesso senso lo scorso 8 giugno. Il testo di sintesi fra le due camere del parlamento federale svizzero stabilisce che nessuna autorizzazione sara' concessa per costruire nuove centrali, ma aggiunge che ''non sara' vietata alcuna tecnologia. La modifica della Camera degli Stati (o dei Cantoni) contiene misure che incoraggiano le energie rinnovabili e prevede la continuazione della ricerca sul nucleare. Inoltre il Consiglio federale, il governo federale, dovra' rendere conto regolarmente al parlamento dell'evoluzione delle tecnologie. ''Anche se viene messo al bando totalmente l'atomo, il provvedimento non impedira' ai nostri successori di costruire nuovi reattori'', dichiara all' Ats Filippo Lombardi, del Pdc/Ticino, a nome della commissione preparatoria.

GERMANIA, SMANTELLAMENTO REATTORI COSTERA'18MLD EURO: Lo smantellamento dei 17 reattori nucleari tedeschi costera' alle imprese del settore energetico almeno 18 miliardi di euro. E' il risultato di uno studio realizzato dalla societa' di consulenza Arthur D. Little (Adl) e reso noto in esclusiva dal quotidiano economico Handelsblatt. Dai calcoli realizzati dall'Adl, la forbice dei costi per lo spegnimento e il successivo smantellamento definitivo di ogni singolo impianto va da 670 milioni fino a 1,2 miliardi di euro. Fino al 2018 le quattro aziende energetiche coinvolte - E.on, Rwe, EnBW e Vattenfall - dovranno calcolare spese tra i 150 e i 250 milioni di euro per ogni centrale. Dopo la tragedia provocata dallo tsunami nell'impianto nucleare giapponese di Fukushima, il governo tedesco della cancelliera Angela Merkel si e' deciso per una 'svolta energetica'. La nuova legge approvata dal parlamento ha confermato l'immediato e definitivo spegnimento di otto reattori e l'abbandono totale del nucleare entro il 2022, attraverso la progressiva chiusura dei restanti nove impianti. Fonte: Ansa

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